20-2-2015 GPC

Giampiero non poteva deluderci, anzi ha dato una occasione di gustare foto stampate su carta, anziché guardarle a monitor.
Ma a parte il supporto e la modalità di visione, cosa ci ha proposto?
una serie di street, o meglio train, vale a dire uno squarcio di vita di gente che si sposta in treno; quindi tutta la varia umanità che popola i nostri vagoni è passata dall’obiettivo dell’iphone di GPC che ne ha colto le abitudini, i tic, le espressioni annoiate, le discussioni, gli atteggiamenti, il come si mostrano agli altri.
Un bel lavoro sul quale in diversi ci siamo soffermati cercando un gruppo di immagini che fosse più rappresentativo, e nel fare la scelta non riuscivamo a scartare che poche foto, segno che la qualità c’è.
Bella la presentazione in formato quadrato in un bianco e nero che potremmo divertirci a definire rigoroso (coma va di moda ora) che è il frutto di una elaborazione lineare ravvivata dal contrasto adeguato a creare tridimensionalità alle immagini, anche se tirate fuori da un cellulare.
Non facciamo in tempo a creare un buon editing che ci viene proposta una nuova serie di foto, questa volta ritratti.
Si tratta di scatti eseguiti in sala posa, e un po’ sarà merito del fotografo, un po’ delle modelle che posano con naturalezza davanti all’obiettivo di GPC, tant’è che se il risultato si può misurare dall’invidia che provoca, ebbene in questo caso il risultato è maledettamente buono, visto che me ne sono tornato a casa con quel filino di contrarietà che Gian ha mostrato buoni e ricchi ritratti.
Tecnica ineccepibile, qualche idea sfiziosa nelle pose, modelle e modelli ripresi con la voglia di divertirsi a creare immagini insieme, sono gli ingredienti di un portfolio piacevolissimo da vedere.

Il fine settimana ha inoltre portato l’inaugurazione della mostra al Ducale su Srebrenica, dove abbiamo esposto in 6 autori (Calabria, Dragonetti,io, Montaldo,Ponsano,Tommassini) le immagini prodotte negli ultimi 3 anni durante il Workshop di Ivo Saglietti.
Molti di voi erano presenti all’evento e vi ringraziamo di aver arricchito con la vostra presenza il pomeriggio.
DI queste foto sapete già quasi tutto, ma sono stato contento che il lavoro del gruppo abbia creato un portfolio di immagini di valore, e che vedendo queste immagini in un contesto prestigioso come il ducale rende la mostra più coinvolgente.
Non si fraintenda, lo spirito che ha animato il nostro intento nel costruire questa mostra non era l’ottenere prestigio, ma il condividere una esperienza che in primis è stata di vita, che ci ha dato forti emozioni, che in qualche modo volevamo condividere.
Credo che si sia compreso il messaggio, anche grazie al bel discorso introduttivo alla mostra, di Silvio Ferrari, che gentilmente ha acconsentito a partecipare.
Le sue parole hanno in qualche modo dato una delle possibili chiavi di lettura, con un filtro di eccellenza, visto che il Prof Ferrari conosce per origini e sentimento le vicende di questi martoriati luoghi.

Vi ricordo che il prossimo venerdì siamo tutti coinvolti a portare immagini, e il tema è la foto con lo smartphone; 5-10 immagini a testa ad argomento libero.
Quel che per me conta è capire come viene usato da noi fotografi il cellulare, e quanto si differenzia nel prodotto rispetto allo scatto con fotocamera.
La settimana successiva invece sarà libera, ma già è stata prenotata almeno in parte da Silvia.
Ma se qualcuno vuole portare non ha che da farlo.