Talenti emergenti italiani

Ogni tanto cerco di seguire in internet quello che accade nel panaroma contemporaneo della fotografia italiana, osservando anche i cosiddetti "talenti emergenti", che "emergono" da premi noti come Canon Giovani o Portfolio Italia.

Mi pare d'aver intercettato un filo comune, che non so ancora bene se mi lascia sconcertata, o se semplicemente si tratta di allargare i miei orizzonti.

All'inizio, quando ti interessi di fotografia per i primi tempi, di solito parti dai maestri storici (Bresson, Doisneau, etc) seguendo il classico filone del '900 da antologia e dunque ti "abitui" ad un certo stile, una certa qualità.

Poi vedi lavori come questi :

Senza la memoria di Simone Martinetto - vincitore di Portfolio Italia 2004 (http://www.simonemartinetto.com/memo.html)

Woodward silence di Arianna Arcara - vincitore di Canon Giovani 2006 (http://www.cesuralab.com/projects.php?p=99&pag=1)

Elisa Fashion District di Paola Fiorini - vincitore di Portfolio Italia 2009 (http://www.paolafiorini.it/main_2.swf)

E cosa vedo? Dei progetti su tematiche di un certo spessore, molto interessanti, ma non sostenute da immagini che rendano onore alla tematica trattata. Delle foto che, definirei didascaliche, se non peggio nel caso di Simone Martinetto. Allora mi viene da chiedermi, se viene premiato il progetto, a prescindere dalla fotografie o se sono solo io a vedere quelle foto come non particolarmente eccezionali. A parte alcune del progetto di Paola Fiorini (tra tutte quelle che preferisco), mi sembrano quel tipo di foto che quando mi capita di fare cestino immediatamente perchè non ci vedo quel qualcosa di più per cui valga la pena di tenerle.

Dunque mi chiedo, si tratta del fatto che siamo nell'epoca del "punta e scatta" e per cui la documentazione semplice, senza tanta ricerca tecnica o stilistica, costituisce di per sè un buon progetto? O sarà una questione di moda del momento per cui, dopo anni di foto qualitativamente fini ed elevate, ora piace il contenuto, senza troppo curare la forma?

Cosa ne pensate?

Cara K, come stai?
Apprezzo molto che il forum sia un luogo di condivisione oltre che di immagini anche di discussioni con link che consentono di avere un ampliamento degli orizzonti di ricerca, e il tuo contributo come quello di DJ su queste cose è ottimo.

Ieri sera peraltro abbiamo proseguito la discussione iniziata sul 3D di DJ di villa h... e credo sia stato interessante e divertente per tutti, anche se ovviamente le posizioni, per fortuna variegate, non credo siano cambiate ieri sera, ma forse tra qualche tempo ci torneremo dopo aver digerito le parole.

Tornando alla tua richiesta, è un argomento che mi sta rodendo:
-in molti casi, vedi fiaf canon Arles o altre vetrine accreditate, vengono fuori lavori come questi, che noi definiamo "famolo strano"; e in effetti le caratteristiche sono proprio queste, foto sciatte, dove il voluto rifiuto delle regole formali diventa una nuova dottrina, e quando ti ritrovi un bagaglio culturale di estetica che in ogni caso supporta messaggi importanti, ti sembra di aver perso molto.
-mi chiedo, le farei? mi divertirebbe ottenere questi risultati? e sinceramente e tranquillamente rispondo no, è come se mi dicessi di rinunciare alla doccia alla sera prima di andare a letto, o al mettermi biancheria pulita, o al tenere casa mia in ordine, o avere il piacere di quello che io considero bello.

Non escludo come si è visto con foto mie o meglio di Mrx o deja tra i primi che mi vengono in mente, l'uso di tecniche con pseudo-errori che in realtà sono al servizio del supporto al messaggio, ma in questo caso, che tu ci proponi, e che io già conoscevo, a mio parere ci sono fatti di moda, per cui certi critici assecondano certi contenuti "pregnanti" se presentati con questa estetica a dir poco minimalista.

Sicuramente il digitale ha favorito una evoluzione in tal senso, mortificando lo SCATTO da pellicola, curato perchè unico, a favore di uno scatto di vita, fatto senza tecnica fotografica, fatto dall'hardware, dove quel che conta è girare lo sguardo verso quello che vogliamo mostrare, senza filtro tecnico estetico e culturale, ma nudo, come telefonino o fotocamerina sempre appresso fece.
Le mode sono tipiche di un periodo, e questo inizio 10 gira così, anche in altri campi di comunicazione, nell'abbigliamento e altro. Cambierà.

E noi?
io per ora osservo queste mode, queste immagini di sapore insipido un pò plasticoso, se qualche volta ne trovo 1 che mi attira cerco di capire perchè e se ho modo di usare una simbologia simile non mi rifiuto di adoperarla.
Ma quando leggo il Fotoit, (rivista ufficiale della fiaf) con la presentazione di questi stessi portfoli presentati con testi ermetici, con parole assolutamente inusuali, sospetto che dietro non c'è molto se non questa piffera di moda.

Voi? fate in modo di divertirvi, se vi piacciono e ne avete compreso la chiave di lettura, me la spiegherete e se vi capita di fare foto in questo stile continuerete a spiegarmele.
Se non vi piacciono è cmq utile conoscerle.

Ciao Stefano,

Diciamo che "sto".. in attesa della gastroscopia..

Bene, mi hai risposto. Questione di moda dunque! Tiro un sospiro di sollievo allora perchè vedendo quelle foto, avevo iniziato a chiedermi se dovevo smetterla di dannarmi tanto per tutte quelle foto che faccio e che NON mi piacciono. Ora so che potrò continuare a dannarmi negli anni, sperando che prima o poi arrivino i risultati di tanti sforzi. Oppure semplicemente un giorno dirò : "non fa per me".

cmq è bello che nascano le discussioni perchè, seppur ognuno magari resti delle proprie opinioni, stimolano molto il pensiero e ci si auspica portino ad un'evoluzione..

Grazie!

Kernilian, 29/05/2010 20.33:

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Ciao Stefano,
cmq è bello che nascano le discussioni perchè, seppur ognuno magari resti delle proprie opinioni, stimolano molto il pensiero e ci si auspica portino ad un'evoluzione..

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Tu hai una microspia o qualcosa del genere, è la stessa frase che ho detto ieri sera fuori dal circolo....
Mi devo preoccupare...