The day After
RIngraziamo Giacomo che ieri sera è venuto a trovarci facendoci passare una piacevole serata [SM=x1258735] [SM=x1258735] [SM=x1258735]
Secondo me gli spunti che ne sono usciti sono tanti:
1° i problemi tecnici sono sempre in agguato
aver cambiato tecnologia dalle diapositive trascinate da proiettori guidati da centralina al digitale, non ha risolto ma solo spostato i termini del problema.
In ogni caso sono contento che il momento di empasse sia stato vissuto da tutti noi con la giusta dose di simpatia e comprensione.
2° i commenti che sono seguiti alle proiezioni che abbiamo visto sono stati interessanti, ho notato come chi si è espresso ha sempre messo a fuoco il nocciolo del problema, e cioè di quanto vale un'opera scindendo le foto singole dall'insieme del lavoro, e trovando anzi la valenza nel messaggio: quindi non farsi abbindolare dagli effetti speciali ma cercare sempre il Significato, il "cosa si voleva dire".
3° che esistono ora in sostanza 2 versanti della fotografia, la fotografia al servizio della multivisione e la multivisione al servizio della fotografia.
Ca¥¥ate direte voi...
se tra di noi si fa una proiezione, si scelgono le foto migliori, si mettono in sequenza, si sceglie una musica adeguata e si cerca di far vedere ogni foto per il tempo necessario, come se si trattasse di una mostra, quindi la scelta della progressione avviene solo per assonanza di immagini.
Invece in chi fa multivisione ci si preoccupa in primis del progetto di insieme, e a tal fine si scelgono le immagini adatte, funzionali, belle o meno, e la musica, o meglio il commento sonoro.
Come abbiamo visto, spesso non è un brano musicale, ma un vero accompagnamento emotivo, che passa dal brano musicale alla voce, al suono, interrompendosi o sfumando a seconda della sintassi usata dall'autore.
Questa forma di espressione ci potrebbe far crescere parecchio; una cosa comune che abbiamo notato è di come difficilmente un autore si riesce a staccare da una forma di linguaggio retorica se non in alcuni casi ampollosa, e in questo caso, noi spettatori forse + smaliziati di altri grazie al nostro quotidiano esercizio di lettura dell'immagine, abbiamo colto questo limite.
Secondo me è dovuto allo scarso confronto quotidiano che gli autori di multivisione hanno con un gruppo come potrebbe essere il nostro, e che quindi si presentino con le loro proiezioni solo in un ambito ufficiale, dove vale + la regola della diplomazia che della critica.
Un grazie ancora a Giacomo che come altre volte si è reso disponibile, sia con le sue preziose spiegazioni che con la sua attrezzatura sperando che non passi molto tempo da una sua nuova visita da noi.
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