00 08/12/2012 00:55
Re:
Deja V Maker, 07/12/2012 22:18:

Condivido in parte il discorso, ma come persona del publico, alla fine mi rendo conto che la cronaca nera avvolge il mondo in un quotidiano bisogno, e questo non può far altro che aumentare il male.
Sembra quasi una regola, se non ci scappa il morto in un modo brutale nessuno vince il WPA o il premio Pulizer, alla fine non si parla più di testimonianza, ma quasi di cinismo.
Personalmente penso che anche le fotografie dei delitti di mafia possono sensibilizzare le persone distanti ma le persone locali grazie alle testimonianze possono subire l'inettitudine della mafia, ma ci sono state le eccezioni che non cofermano la mia idea,ad esempio Letizia Battaglia secondo il punto di vista è stata una grande fotografa dell'epoca delle stragi della mafia, e ha voluto rappresentare questa guerra in un modo molto soft, più comunicativo e meno crudo del modo in cui ormai stiamo rappresentando oramai la "normalità".





Non so cosa hai visto della Battaglia ma tutto mi sembra meno che "soft".Ha fotografato il periodo peggiore della guerra di mafia arrivando a documentare una media di due omicidi al giorno,nella maggior parte dei casi giungendo sul posto prima della polizia e ti assicuro che le sue immagini sono spesso dei pugni nello stomaco veramente crude,poi se tu intendi che erano anche belle foto dal punto di vista estetico e compositivo questo è un'altro discorso.
La sua denuncia della mafia è stata chiara e sempre ferma,per prima molti anni fa fece una mostra con le sue foto in una piazza di Corleone.Praticamente nessuno andò a vederla ma il messaggio arrivo forte lo stesso.