Il mese di marzo si inaugura con un'ospite di riguardo:
Valeria Gradizzi, veronese, conosciuta un anno fa durante il WS con Ivo ad Auschwitz, ci è entrata nel cuore per la sua simpatia e spontaneità.
La sua passione per la fotografia non credo abbia limiti, o per lo meno è sopra le mia caacità di percezione, e viene alimentata con vecchie signore a pellicola come leica o mamiya a medio formato, e scatta in BN.
Inoltra si sta facendo una grande cultura frugando in ogni libreria del nord italia o dove le capita di andare per trovare libri fotografici.
Detto sinteticamente il minimo per farvi capire il personaggio, a luglio quando andammo in bosnia insieme, mi raccontò il suo progetto, stare 3 mesi a New York, per fotografare, per mostre, musei, per far vedere il suo portfolio.
Ora, al suo rientro, ha elaborato con un intenso editing le sue foto con l'aiuto di Ivo e mi aspetto una serata molto interessante:
Valeria ha realizzato, non senza sacrifici e scelte di vita molto coraggiose, una esperienza che invido molto, perchè a persone che amano la fotografia, il linguaggio del reportage e la scoperta, questa esperienza è una pietra miliare.
Spero saremo in tanti a condividerla.