In linea di massima, per immagini che non hanno vincoli deontologici di "oggettività" come sono le foto di reportage o quelle naturalistiche do ragione al Piolo, il limite è dato solo dal raggiungimento dell'immagine desiderata, aggiungendo che alla fine se l'uso di photoshop si nota allora quasi sempre è troppo. Per le foto che invece hanno un vincolo di supposta oggettività si ricade in una polemica vecchia quanto la fotografia stessa, per cui generalmente si ritiene non ammissibile cancellare, aggiungere o spostare elementi all'interno della foto (e alcune scuole di pensiero arrivano a non accettare neppure la minima riquadratura), mentre si è più indulgenti sugli interventi fatti prima dello scatto, vedi l'esempio citato da Marco della famosa foto di Ivo Jima.
Per finire e provare a quantificare il
tanto/poco photoshop vi sottopongo una mia foto, nella versione originale e in quella definitiva. Per ottenerla ho lavorato abbastanza con photoshop con interventi di tipo fotografico (cioè possibili in camera oscura anche prima di photoshop), ora a voi la parola.
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