Scritto da: Mr.Parkinson 16/05/2007 10.36
La questione è complessa, caro stopaz, sei nel giusto quando ipotizzi scarsa produttività, malattia che ho in parte contratto dall'abitus degli ultimi anni del TIFF, tanto turbinosi "politicamente", quanto statici espressivamente parlando. L'altra concausa della mia attuale sterilità è il digitale, che laddove ha stimolato alcuni (voi tutti mi sembra, e nel tiff il solo ptben) ha pesantemente castrato il mio abitus operandi, da anni saldamente incardinato nelle lente ma rassicuranti ritualità della vecchia cara pellicola.
Quindi: chi distruggeva istantaneamente o quasi il suo operato era il buon AntonMaria Graffigna (e nn mi risulta abbia smesso di farlo), non io che anzi tendo a tenere vagonate di materiale da macero. La vergogna non è un sentimento che provo spesso. E sicuramente mai in campo fotografico (magari nn mi accorgo che sarebbe il caso di provarla, ma questo è un altro discorso).
Le immagini che ho scelto per il 36mo sono più che altro cavie per verificare quanto ho capito del funzionamento di Magix, e spero che comunque chi nn le ha mai viste ne abbia tratto una decente impressione. Ho scelto quasi inconsciamente le mie più solide e sperimentate (alcune tra le) che sono anche le scansioni che so SEMPRE dove trovare nel casino che è il mio PC, infestato anche da Kattyvik (un tremendo virus). Ma nn ti (vi) nascondo che fra le migliaia di scatti "inevitabili" finora operati in digitale le foto che ho stampato e utilizzato in qualche modo si contano sulle dita di due mani. Il che significa che se a queste sommiamo la decina di B/N stampate e i pochi rulli di dia sviluppati, negli ultimi due (tre?) anni, nn ho prodotto che una trentina di stampe, delle quali nn sono sicuro di aver voglia di difenderne a dovere più di cinque... Cosa vorrà dire? Il digitale mi ha ucciso? Lo farà? Si appresta a farlo? BOH: spero non mi faccia soffrire troppo...[Modificato da Mr.Parkinson 16/05/2007 11.04]
Capisco questo "smarrimento", generato in buona parte dal cambiamento epocale che stiamo repentinamente vivendo ... che io paragono spesso al cambiamento che ci fu dal dagherrotipo al film .... solo che all'epoca non c'era internet a complicare le cose.
Per consolarti ti dirò che anch'io negli ultimi anni ho prodotto pochissime stampe. Questo però non perchè il digitale mi abbia fatto produrre poco, al contrario: da quando uso
anche questo
"metodo" sono sulle 15000 foto all'anno, almeno. Per quanto mi riguarda il problema sta qui: nel numero esagerato di foto da ordinare, vagliare, selezionare, valutare ed estrarre in "progetti" compiuti. Ne ho molti a mezz'aria, di progetti da finalizzare.
E per me non dipende dal mezzo ... non ho MAI visto le foto delle mie vacanze degli ultimi 7-8 anni, proprio perchè sono circa 200 rullini, che non ho mai avuto tempo di elaborare in siffatto modo: le nuove metodologie, se non altro, agevolano moltissimo questo aspetto per nulla trascurabile del processo di fruizione delle proprio opere, oltre ad evitare di riempire la casa di scatolette-di-dia ...
D'altra parte non è detto che ora la realizzazione ultima sia "la stampa", come succedeva prima nel 90% dei casi. Questa metodologia ha reso esrememente più semplice la proiezione in dissolvenza con musica (per i più fini "diaporama"), quindi questo è un fine alternativo. Oppure semplicemente la pubblicazione su un proprio sito, o su un forum, o per un concorso che accetti files invece di stampe.
Insomma, le possibilità si sono talmente ampliate che diventa più difficile scegliere "che cosa fare" per abbondanza di mezzi, certo non per il contrario. E lo stesso si può dire per le possibilità di elaborazione, un tempo estremamente limitate.
Chi stampava in proprio a colori? chi lo faceva ad un certo punto si accontentava dei risultati, dopo una notte insonne e un sacco di soldi buttati letteralmente nel lavandino! ricordiamocelo, quando ci stracciamo le vesti per il "metamerismo", il "bronzing" o per l'inchiostro al carbone che-più-al-carbone-non-si-può o per l'Hanenmule o per le sfumature della stampa che
FORSE sono diverse da quelle che
FORSE si ottenevano ai bei tempi ... tempi in cui il 95% di noi, dopo anni di notti insonni etc etc, mollavano la dia al laboratorio e ottenevano (a caro prezzo ... un 30x45 circa 18.000-24.000 £ contro i 3-4 € odierni) quello che capitava ... e certo non si confrontava con l'originale ... anche perchè se era negativo c'era poco da confrontare, se era dia "per forza i colori sono gli stessi, la dia la vedi per trasparenza, la stampa è un'altra cosa" ... e nessuno confrontava il risultato con la "realtà" o con il ricordo di essa : era scontato che la fotografia "interpretava" e che ognuno vede diversamente. Infatti i vari tipi di dia si sceglievano per gusto personale ... io adoro la vecchia Velvia, ma da qui a dire che le dia ottenute erano "reali" ce ne corre ....
Sembra che tutti si siano dimenticati di tutto questo, nelle discussioni idiote "ANALOGICO VS DIGITALE" ... o forse gli ... ehm ... "sprovveduti" tali rimangono, a prescindere da quello che usano.
Beh, torno all'origine ... (ti avevano avvertito che sono logorroico?) ...
Ma perchè 'sto povero digitale deve essere colpevole per forza di tutto, anche del tuo assassinio?
Nessuno ti impedisce - se di senti oppresso dalle nuove metodologie - di continuare con il caro vecchio film ... alcuni (io e Stopaz, ad esempio) fanno entrambe le cose, non appena ci si riesce ! è solo un problema logistico ... e "fotografare con la pellicola" è ancora più divertente e stimolante di "prima" !
E poi, vedi? io mi lamento del tormentone ANAL vs DIGI e poi sono il primo che ci ricasca sempre a parlarne. Che scemo che sono ... per dirla gentilmente ...
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Vita brevis, ars longa, occasio praeceps, experimentum periculosum, iudicium difficile