Presentazione seria

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Scritto da: )DVD( 15/06/2007 17.56
Finalmente trasparente al firewall, e un po' meno impegnato dalle esigenze del pupattolo, mi presento anch'io a tutti quelli che ancora non mi hanno sentito saparare c@22@t& dal vivo...

Mi presento citando me stesso dall'introduzione di una specie di raccolta che avevo creato nel lontano 1993, anno in cui per la prima volta presi in mano una reflex (una Yashica 108MP):

"La realta', intesa come l'ambiente che ci circonda, e' imperfetta. La perfezione, come tutti i concetti ideali, e' irrangiugibile, si sposta come si sposta l'orizzonte al nostro avvicinarsi ad esso.
Questo lascia all'uomo all'uomo la notevole opportunita' di migliorare indefinitamente e un modo di farlo e', appunto, la fotografia. Attaverso essa possiamo creare una serie illimitata di mondi alternativi, realta' appartenenti a un presente mai passato e a un futuro sempre possibile, senza mai intaccare cio' che e' la vita vera.
Possiamo dar corpo ai nostri sogni senza privarli di quell'aura magicca data dal loro carattere utopistico e, perche' no, della loro pazzia. Attraverso la fotografia le illusioni prendono forma in un limbo dove ogni cosa esiste e non-esiste, sulla carta fotografica ogni elemento vive senza vivere, ed 'e proprio wuesto il bello dei sogni: lasciano spazio alla fantasia, cosa irrealizzabile nella realta' "



..era il perido della maturita', ed ero impallato con la Filosofia se non si fosse capito...

Ho rispolverato questo testo il mese scorso tra le mie scartofie giovanili, e mi sembrava doveroso condividerlo con tutti gli amici fotografi con cui ho condiviso e condividero' ancora tanti bellissimi attimi!

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....... ma allora sei peggio di me ...
Ma da quando?

Io ho i Pink Floyd come testo fisso, tu Schopenhauer ....
Guarda che se mi provochi io tiro in ballo Kierkegaard e poi so 'azzi vostri, eh? ... bè, però oltre a essere condivisibili, alcuni aforismi sono divertenti (perchè vi risparmio le citazioni incomprensibili), specie quelli che riguardano "l'altra metà del cielo" (quella rosa )

A ogni donna corrisponde un seduttore. La sua felicità sta nell'incontrarlo.

La fede comincia là dove la ragione finisce.

Grande è la fedeltà della donna soprattutto quando non è richiesta.

Ogni uomo è un ipocrita nato.

La gente esige la libertà di parola per compensare la libertà di pensiero, che invece rifugge.

In fondo all'inimicizia tra estranei risiede l'indifferenza.