Quello che dici va benissimo, ma si tratta di tattica, non di strategia. Come ho scritto in precedenza, a mio parere ciò a cui dobbiamo tendere in questo senso è affermarci come operatori di cultura fotografica proponendo progetti ed iniziative che possano interessare operatori ed enti. Di ritorno potremo avere visibilità e rilievo, spazi espositivi degni, riconoscibilità, e di conseguenza partecipazione attiva e soddisfatta di tutti i soci.
Non è niente di strano tutto ciò: lo stiamo già facendo. "Il jazz", "i boschi", "la poesia" di Drago sono tutte attività attuali che vanno in questa direzione. E non importa se sono alcuni partecipano ad un determinato progetto, finchè il "marchio" 36° viene propagandato. E' molto meglio che ogni progetto sia seguito da un team che se ne occupa, supportato dal gruppo qualora ce ne sia bisogno.
Inoltre, come già vediamo dal "jazz", ogni lavoro proposto nelle giuste "sedi" può comportare la richiesta a pioggia di altre collaborazioni, mostre personali, esposizione in diverse sedi ed ambiti.
Una tale tipologia di attività farà crescere il 36°, stimolando, impegnando e divertendo i soci, alle prese con sfide a volte difficili, ma remunerative quanto a sofddisfazioni: quello che desidero è che s'inneschi un "ciclo virtuoso". Abbiamo le possibilità creative e tecniche per sostenerlo.
Le manifestazioni per noi tradizionali, come le collettive, hanno certamente la loro ragion d'essere, e sono momenti importanti nella vita di club. Per esse la ricerca di spazi sempre migliori è opportuna e la partecipazione incoraggiata. Ma queste e manifestazioni simili non devono essere "la ragion d'essere" ed il target del gruppo: in questo modo non si può crescere, non si può valorizzare quanto possiamo produrre e non ci si stacca dall'ambito foto-amatoriale, per sua stessa definizione (ma soprattutto per lunga conoscenza ed esperienza) limitato e riduttivo.
Tutto ciò ovviamente InMiaHumileOpinione ... ma con qualche decina d'anni di esperienza sul groppone ...
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Vita brevis, ars longa, occasio praeceps, experimentum periculosum, iudicium difficile