clod75@, 29/11/2008 22.16:
Grazie per il chiarimento.
Quindi quando dici di sottoesporre intendi rispetto alla
modalità automatica o semi-automatica? E' solo in quei casi che interviene l'esposimetro, giusto?
Io, dopo la prima lezione su tempi e diaframmi ho iniziato a lavorare esclusivamente in manuale, controllando tempi e diaframmi, prestando attenzione all'anteprima e poi controllando il risultato con l'istogramma.
In quel caso l'esposimetro non c'entra, giusto?
Scusa se insisto, ma cerco di capire bene. E soprattutto di capire se opero bene con la modalità manuale.
Cla
No, sbagliato.
E' un comune equivoco di fondo, quello che vedo nella tua risposta. Farei meglio a spiegartelo di persona: ricordamelo. Cmq scriverò qualche cenno ...
L'esposimetro funziona SEMPRE nelle moderne macchine. L'unico caso in cui non c'èentra è se ignoriamo le indicazioni (barrette varie nel mirino e simili) e scegliamo tempo e diaframma secondo la nostra esperienza. Il famigerato "manuale" altro non serve che a rendere indipendenti le regolazioni tempo e diaframma (e quindi spesso dei casi solo più scomode e lente) . Se ci si basa comunque sulle indicazioni nel mirino SI USA L'ESPOSIMETRO COME NEGLI ALTRI MODI DI UTILIZZO (A,P,S) . La differenza è che se uso S o A io posso regolare un solo parametro (rispettivamente il tempo o il diaframma) e l'altro viene regolato dalla macchina automaticamente (in P entrambi, secondo una logica programmata) . Questo nulla ha a che vedere con la valutazione della luminosità della scena operata dalla fotocamera (ovvero dalla misurazione esposimetrica): è solo una "modalità di utilizzo".
Tra l'altro io posso comunque operare una correzione riguardo a quanto propostomi dalla macchina anche in P, S, A ... agendo sul correttore di esposizione, ad esempio. In questo modo si può agire - se necessario - sulla neve... oppure se vedo un istogramma che non va.
Quindi lavorare in "manuale" è spesso una fatica inutile ... mentre la macchina in P S A si accorge di variazioni di luminosità e compensa automaticamente , in M devi accorgertene tu . Non dico certo che M sia una modalità inutile ... io ho lavorato in M per molti anni. Ma ora come ora viene bene se lavori con luminosità costante (p.es. in uno stadio in notturna) o se la correzione che devi apportare è comune a tutta una serie di foto, e soprattutto presti attenzione alle indicazioni in macchina originate dell'esposimetro ... che appunto continua a funzionare! Io al momento opero generalmente correggendo le indicazioni dell'esposimetro con il correttore di esposizione, ed in priorità dei diaframmi (per inveterata abitudine). Ma anche usare "P" non è un'onta, anzi ...