E' quasi inevitabile che quando si va a scherzare su questioni personali o professionali si arrivi a mancare di rispetto.Sappamo bene che in questi spazi "virtuali" le parole sono molto pesanti perchè non possiamo accompagnarle con un gesto, un sorriso, un ammiccamento.
Mi sembra chiaro che l'intenzione di Penta fosse fare una semplice battuta, senza fini offensivi... in più, non frequentando, forse non sapeva la "storia" del ristorante
Ciò non toglie che l'effetto sia comunque sensibile ...andando oltre le intenzioni
Traendo spunto da questo caso specifico ... bisogna SEMPRE ricordare che ogni parola che scriviamo può venir letta da tutti, ma proprio tutti.... ovunque.
E specialmente chi non ci conosce di persona ha modo di valutare la nostra associazione SOLO da quello che viene scritto qui, senza aver il privilegio di poterne poi scherzare e riderne di persona al venerdì, spesso ridimensionando tutto quello che vien scritto qui in settimana.
Quindi attenzione: questa è la vetrina del 36° . Cerchiamo di tenerla pulita ed ordinata: è la nostra immagine, che però molti possono considerare la nostra sola realtà
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Vita brevis, ars longa, occasio praeceps, experimentum periculosum, iudicium difficile