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Tempi, diaframmi, ISO...ripassiamo

Ultimo Aggiornamento: 15/10/2010 19:25
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Post: 5.864
Città: GENOVA
Età: 46
Sesso: Maschile
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Admin 865
I primi concetti fotografici che abbiamo trattato riguardano

- Tempi (di posa)
- (apertura del) diaframma
- sensibilità (ISO)


Questi sono gli elementi fondamentali per la gestione della quantità di luce "imprigionata" nella nostra fotografia, cioè la luce catturata dall'elemento fotosensibile della fotocamera: la pellicola nell'analogico, il sensore nel digitale.

Ognuno di questi fattori è dosato attraverso un sistema meccanico o elettronico:

- Tempi sono gestiti dall'otturatore


(da www.fondali.it)


- apertura del diaframma gestito dal diaframma



(da www.wikipedia.com)


- sensibilità gestita elettronicamente (nelle fotocamere digitali) o chimicamente (nelle analogiche). Vediamo il sensore


(da www.chrysis.net)



All'aumentare dei tempi di posa, lasciando fisso il diaframma, cattureremo una quantità di luce sempre maggiore












Lo stesso accade aprendo il diaframma con tempi di posa costanti:












Analogamente aumentando la sensibilità a parità di tempi e diaframmi avremo immagini sempre più chiare.


La modifica di questi tre principali fattori non ha solo effetto sul dosaggio della quantità di luce, ma anche sull'immagine stessa.
Vediamo queste due immagini





In entrambe le immagini vediamo il bicchiere "a fuoco" ma nella seconda lo sfondo è nettamente più "leggibile" che nella prima. Questo deriva dal fatto che nella seconda il diaframma era molto più chiuso che nella prima.
Possiamo infatti agire sui tre fattori menzionati per ottenere determinati effetti estetici


- apertura del diaframma
più è chiuso e più sarà estesa la zona di elementi "a fuoco"
(nella seconda immagine, tutta la zona che sta tra il bicchiere e le case è a fuoco)
diremo in questo caso che abbiamo ottenuto una PROFONDITA' DI CAMPO elevata

più è aperto e meno sarà estesa la zona di elementi "a fuoco"
(nella prima immagine, solo i pochi centimetri del bicchiere sono a fuoco)
diremo in questo caso che abbiamo ottenuto una PROFONDITA' DI CAMPO minima

- tempo di posa
se i tempi di posa sono brevi (relativamente al soggetto che stiamo immortalando), otterremo istanti congelati


I veicoli appaiono fermi.

se i tempi di posa sono lunghi (relativamente al soggetto che stiamo immortalando), otterremo immagini dinamiche.


I veicoli lasciano la traccia del loro movimento.

- sensibilità (ISO)
Più la sensibilità è bassa e più la nostra immagine risulterà nitida
Più la sensibilità è alta e più la nostra immagine apparirà granulosa.

Anche in questo caso dobbiamo conoscere ed ottenere l'effetto voluto.

In questo esempio una fotografia in cui si è ricercato a fini estetici l'effetto degli ISO alti


click per visualizzare


Come abbiamo visto a lezione questi tre fattori devono essere attentamente e consapevolmente abbinati, per ottenere l'effetto che vogliamo senza compromettere la giusta luminosità dell'immagine.


Un'altro elemento che occorre gestire nella realizzazione dell'immagine è il punto di messa a fuoco.
Abbiamo visto che se il diaframma è molto aperto, la profondità è limitata: appare nitido un punto solo e man mano che ci si distanzia da esso la porzione di immagine appare sempre più sfocata.

E' quindi molto importante decidere quale elemento vogliamo sia più nitido rispetto agli altri. Vediamo qui una serie di immagini in cui si mette a fuoco ad una distanza sempre maggiore. Notiamo che il diaframma in questo caso è aperto.

Punto vicino


Punto intermedio


Punto lontano


Notiamo che in queste tre immagini la profondità di campo è restata grosso modo immutata (lo spazio tra 3 mollette)

Per ottenere una profondità di campo maggiore ho chiuso il diaframma.
Quindi avevo a disposizione meno luce.
Quindi sono stato costretto ad aumentare i tempi


La profondità di campo si è estesa a 6-7 mollette.


Noto che la mia foto a diaframma chiuso è risultata troppo scura rispetto alla prima
-> avrei dovuto aumentare ancora i tempi
Ma con tempi "troppo" lunghi, il tremolio delle mani viene riportato sulla mia immagine
-> non aumento i tempi ma aumento la sensibilità, a discapito di una leggera perdita di nitidezza.


Un altro elemento fondamentale di cui abbiamo parlato è la lunghezza focale, che è un attributo dell'obiettivo che stiamo utilizzando.
Ci sono obiettivi a focale fissa e quelli in cui possiamo variarla (questi ultimi sono detti ZOOM)

La focale che più si avvicina alla percezione visiva dell'occhio umano (simile angolo visivo tra 55° e 60° ma soprattutto stessa percezione delle distanze) è quella di 50 millimetri (Obiettivo Normale)
Le focali inferiori ai 50mm permettono di riprendere una porzione maggiore di scena; l'angolo visivo è superiore ai 60°(Obiettivo Grandangolare)
Le focali superiori ai 50mm permettono di diminuire l'angolo visivo (<45°) per restringere il campo su dettagli della scena (Teleobiettivo)

GRANDANGOLARI










NORMALE


TELEOBIETTIVI








[Modificato da Phango 12/10/2011 16:39]
15/10/2010 19:13
 
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