Ferdinando Scianna, primo fotografo italiano ammesso alla Magnum, su presentazione di HCB.
Una piccola autobiografia sul filo della fotografia e sul senso di essa.
I temi sono quelli che spesso ritroviamo nelle nostre discussioni. Per tutti il capitolo: Arte non arte. Un dibattito inutile". E la "tirata storico, tecnico, cultural-filosofica sulla fotografia".
Molto interessante anche il capitolo sulla tecnica e l'attrezzatura.
Un passaggio:
"Quel che prima era il diritto e il privilegio soltanto di re e potenti la fotografia lo ha messo alla portata di tutti. Dalla sala parto alle fotoceramiche sulla tomba, dalla nascita alla morte, le immagini fotografiche ci accompagnano per tutta la vita e ci definiscono. Raccontano chi siamo, ma diventano anche il teatro della nostra identità, della nostra verità di creature e l'altro teatro, in cui recitiamo i personaggi che vorremmo essere e soprattutto che vorremmo che gli altri credessero che siamo".
Una chicca per il Presidente. Citando il saggio di Pierre Bourdieu sulla fotografia (Un art moyen), ricorda ironicamente come le due categorie professionali più frustrate del XX Secolo siano state gli odontotecnici e i fotografi. Gli uni perché non venivano considerati dentisti e gli altri perché non venivano considerati artisti.
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