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Ho trovato in una vecchia borsa una lente rossa, 35 mm di diametro, con su scritto R2 "San Giorgio".
Cosa sarebbe l'"R2"?!
Ne ho trovate altre di simili, una gialla e più lenti verdi.
Si avvitano l'una all'altra.
E... sono troppo curiosa di sapere cos'è per aspettare martedì a chiedervelo!
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Voglio avere dei dubbi più chiari
M. Paolini (Aprile '74 e 5)
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10/01/2007 17:22 |
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Hanno tuto l'aspetto di filtri per il bianco e nero, accessori di una fotocamera San Giorgio, si la San Giorgio (ora dopo mille scorpori e accorpamenti diventata Elsag, Selex sistemi integrati ecc...) produsse tra gli anni quaranta e cinquanta delle fotocamere, la più famosa delle quali fu la Janua. Erano macchine a telemetro "tipo leica per intenderci".
R2: sta per Rosso 2, serve per scurire il cielo evidenziando le nuvole, scurisce molto il fogliame, schiarisce tutto ciò che ha toni caldi, il 2 identifica l'intensità.
Il giallo ha lo stesso effetto del rosso, ma piu blando sul cielo e non scurisce più di tanto il fogliame.
Il verde ovviamente schiarisce il fogliame, l'erba, scurisce le labbra e le mette in evidenza nei ritratti, in un utilizzo generale nella fotografia in bianco e nero rende i contrasti più simili a quelli percepiti dall'occhio umano, tra laltro è per questo che nelle digitali ci sono due pixel verdi per ciascun pixel rosso e blu. Attenzione è vietato utilizzarlo per fotografare persone come Stefania, diventa un amplificatore di lentiggini, per lei serve al contrario un filtro arancio o rosso se le si vogliono sfumare.
Questi filtri esistono ancora e continuano ad essere i filtri base usati fotografando in bianco e nero per modificare i toni dell'immagine.
Con un salto di 50 anni e più, come si traducono in photoshop?
Semplice col miscelatore canale. Prendete una foto a colori, aprite un layer di tipo miscelatore canale, impostate monocromatico con 83% rosso 15% verde 2% blu e hai un idea del R2, 50% rosso 50% verde e hai il giallo, 80% verde 15% blu 5% rosso e hai il filtro verde. Perché le piccole percentuali dei colori diversi? Perché i filtri in vetro non sono mai purissimi e comunque fanno passare in una qualche percentuale anche gli altri colori. Ecco qua, e comunque on dovevi aspettare fino a martedì, volendo c'è la serata canonica deol venerdì
[Modificato da (superciuk) 10/01/2007 21.37] [Modificato da (superciuk) 10/01/2007 21.39]
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10/01/2007 21:20 |
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Scritto da: (superciuk) 10/01/2007 21.20
Hanno tuto l'aspetto di filtri per il bianco e nero, accessori di una fotocamera San Giorgio, si la San Giorgio (ora dopo mille scorpori e accorpamenti diventata Elsag, Selex sistemi integrati ecc...) produsse tra gli anni quaranta e cinquanta delle fotocamere, la più famosa delle quali fu la Janua. Erano macchine a telemetro "tipo leica per intenderci".
La Janua è nella stessa "vecchia" borsa in cui sono stati ritrovati questi filtri... pensavo fossero per il bianco e nero... però non ne ero troppo sicura.
]Questi filtri esistono ancora e continuano ad essere i filtri base usati fotografando in bianco e nero per modificare i toni dell'immagine.
E mi ispira parecchio...
Grazie mille per la spiegazione.
Per la serata del venerdì.. hai ragione.. è che per me è piuttosto complicato esserci...
[Modificato da Peppermint Patty 11/01/2007 9.40]
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M. Paolini (Aprile '74 e 5)
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11/01/2007 09:39 |
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Hai anche la Janua? Lo sai che è una fotocamera storica, una delle poche prodotte in Italia nel dopoguerra, che può avere anche un notevole valore dal punto di vista collezionistico? Varrebbe la pena che tu ci infilassi un rullino di bianco e nero, meglio ancora una Ilford XP2 oppure una Kodak 400CN che si sviluppano nei minilab(più comodo per vedere subito i risultati)per vedere come funziona. Martedì prossimo portala, che non l'ho mai vista se non in fotografia o in internet.
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11/01/2007 09:59 |
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Scritto da: (superciuk) 11/01/2007 9.59
Hai anche la Janua? Lo sai che è una fotocamera storica, una delle poche prodotte in Italia nel dopoguerra, che può avere anche un notevole valore dal punto di vista collezionistico?
Sì.. sapevo che è una macchina fotografica storica.. era di mio nonno, lavorava alla San Giorgio
Io martedì la porto... poi mi spieghi come si usa!
Sinceramente non so nemmeno se sia ancora funzionante
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M. Paolini (Aprile '74 e 5)
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11/01/2007 20:50 |
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Lo sapevo che era di tuo nonno! Probabilmente la comprò prima che nascesse tuo papà (o tua mamma). E' facile vedere se funziona, basta controllare che l'otturatore scatti e che i tempi, soprattutto quelli lenti, siano regolari. Fatto questo controllo di base si infila una pellicola e si prova. Se invece l'otturatore è bloccato sta a te decidere se farla riparare o no. Personalmente io lo farei [Modificato da (superciuk) 11/01/2007 23.17]
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11/01/2007 23:16 |
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Dunque ieri sera abbiamo visto la Janua, [SM=x1258730] FUNZIONA!! [SM=x1258730]
Il prossimo passo, se vuoi, è farla tornare ad essere non solo un ricordo di famiglia e un pezzo di storia industriale genovese una macchina fotografica. Prendi qualche pellicola ILFORD XP2 Super 400. E' una pellicola B&W che si sviluppa nei Minilab colore e dopo un ora hai le stampe 10x15. Il negativo poi lo stampi come normale bianco e nero. L'esposizione? ti puoi basare su quanto dice la Yashica, adottare la regola empirica del 16.
(...si può sempre ricorrere all'ormai dimenticata "regola del 16". Il punto di partenza è dato dalla situazione di pieno sole dove si dovrà impostare il diaframma f/16 ed un tempo di otturazione pari al reciproco della sensibilità della pellicola usata. Per esempio, con pellicola Ilford FP4 (125 ISO), si dovrà impostare il tempo di 1/125 di secondo fermo restante il diaframma f/16 (percio' si chiama REGOLA DEL 16). Logicamente nessuno ci potrà impedire di trasformare questo valore nella coppia tempo/diaframma equivalente che ci è più congeniale, per esempio 1/1000 con f/5,6.
Se la luce è difficile e siamo indecisi sul suo valore, si può sempre effettuare la cosiddetta "esposizione a forcella" vale a dire scattare più fotogrammi dello stesso soggetto sovraesponendo e sottoesponendo di uno stop rispetto al valore stabilito...)
Portata sulla XP2 400ISO
Sole pieno 1/500 f16 o equivalente
Sole velato 1/250 f16
Nuvolo chiaro 1/125 f16
Poi vogliamo vedere i risultati!
[Modificato da (superciuk) 17/01/2007 15.07]
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17/01/2007 15:06 |
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Scritto da: (superciuk) 17/01/2007 15.06
Prendi qualche pellicola ILFORD XP2 Super 400. E' una pellicola B&W che si sviluppa nei Minilab colore e dopo un ora hai le stampe 10x15. Il negativo poi lo stampi come normale bianco e nero.
... ammesso che tu riesca a caricare la pellicola!
... ma per questo basta internet: guarda qua
www.ozdoba.net/leica/schraub_laden_e.html
Meglio di così difficile spiegarlo ... [Modificato da mrxas 17/01/2007 15.49]
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Vita brevis, ars longa, occasio praeceps, experimentum periculosum, iudicium difficile
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17/01/2007 15:46 |
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Scritto da: (superciuk) 17/01/2007 15.06
Dunque ieri sera abbiamo visto la Janua, [SM=x1258730] FUNZIONA!! [SM=x1258730]
Il prossimo passo, se vuoi, è farla tornare ad essere non solo un ricordo di famiglia e un pezzo di storia industriale genovese una macchina fotografica. Prendi qualche pellicola ILFORD XP2 Super 400. E' una pellicola B&W che si sviluppa nei Minilab colore e dopo un ora hai le stampe 10x15. Il negativo poi lo stampi come normale bianco e nero. L'esposizione? ti puoi basare su quanto dice la Yashica, adottare la regola empirica del 16.
[Modificato da (superciuk) 17/01/2007 15.07]
Grazie mille!
Mi sono segnata su un foglietto le pellicole... e proverò.. vedremo cosa succederà!
La regola dei 16 non la sapevo (fino a ieri sera!).. e non è male conoscerla!
Vi farò sapere!
(spero di riuscire a caricarla...cmq dovrei riuscirci... dai... mi avete spiegato benissimo... e poi c'è sempr eil link di mrxas!)
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Voglio avere dei dubbi più chiari
M. Paolini (Aprile '74 e 5)
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17/01/2007 17:10 |
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