Melanargia galathea

Ecco come si chiama. Ne ho fotografata una anch'io stamane.
Dal mio monitor la trovo con poco contrasto, forse un pelino sovraesposta. Secondo me in post si poteva aumentare il contrasto dei disegni sulle ali. La tonalità mi sembra piuttosto fredda.
Bella la composizione.

El Piolo, 28/06/2009 19.39:

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Ecco come si chiama. Ne ho fotografata una anch'io stamane.
Dal mio monitor la trovo con poco contrasto, forse un pelino sovraesposta. Secondo me in post si poteva aumentare il contrasto dei disegni sulle ali. La tonalità mi sembra piuttosto fredda.
Bella la composizione.

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devi calibrare ilmonitor

guarda l'occhio della melanargia e troverai le parti scure leggibili, garda il posatoio e non ci sono parti bruciate, noe' esposta correttamente pena perdita di dettaglio

Ok per l'esposizione, ma con una piccola elaborazione, a mio parere, si poteva ottenere qualcosina di meglio.

Capisco ora cosa intendi. Certo si puo' e forse appare anche meglio.I colori e il contrasto della mattina erano piu' tenui e la rugiada sulle ali attenuava il contrasto dei disegni sulle ali.Mi piace anche cosi e perche noanche di piu' anche se l'ho vista diversamente

provo a vedere se riesco a ottimizzare per il web

innanzitutto mi scuso con mrxas per una considerazione un po dura riguardo alla fotografia macro.Rimane la sostanza che molte cose sono cambiate dagli anni 70 nei quali anch'io pioniere giravo con tubi e flashes.
Oggi le foto che si vedono sono diverse.E' migliorata immensamente la qualita' tecnica degli strumenti, e' migliorata immensamente la preparazione tecnica dei fotografi.Parametri che non venivano presi in considerazione oggi sono fondamentali.E' impossibile oggi immaginare il fotografo che saltella per i campi fotografando cio' che capita nelle condizioni piu' disparate.Ma quello che piu' conta sono i risultati, che devono essere ineccepibili e che devono avere anche un tocco di gusto e di "artistico".
Tutto questo per dire che nella mia durezza nei confronti di mrxas c'era comunque un fondo di verita'.Si puo' dire che tutto cio' non interessa, perbacco legittimo! Ma considerazioni di carattere tecnico applicabili alla fotografia ravvicinata sono perfettamente sovrapponibili a qualsiasi altro tipo di fotografia.Conoscere come si ottiene una foto ci permette di replicarla.Se si impara a far macro si impara a far ritratto etc etc.


Direi che si tratta di una questione di filosofia che ha i suoi riflessi nella metodologia.

Per essere meno oscuro (e spero ugualmente sintetico), io affronto la macro e le altre discipline in modo "istintivo" , quindi esattamente all'opposto di quanto fai tu. Il che non vuol dire che non apprezzi e non capisca il tuo approccio: semplicemente è molto differente dal mio. Forse è perchè devo applicare metodo e rigore altrove, forse è indole, non so: per me la fotografia è soprattutto sfogo e divertimento, pur senza trascurare ovviamente sintassi e grammatica.

Quanto allo specifico argomento " cavalletto tubi flash etc " è un pò "visione" (mi va bene anche così, sfruttando quello che questo metodo consente) e un pò mancanza di opportunità: semplicemente è improbabile che mi trovi in un prato alle 7 del mattino con tutta la calma e il tempo che un genere simile di foto richiede.

Però stamattina alle 4 ero ben sveglio per fare le foto dell'altro post ... (Giove) ... ad ognuno il suo, e non si può far tutto.