Ho provato tre o quattro volte a vedere questo slideshow, ma ho interrotto tutte le volte e mi sono chiesta perchè, così ho provato ad analizzare le mie impressioni sperando possano essere uno spunto di riflessione.
L'idea in sè è divertente ma forse non è adeguata al soggetto. Mi spiego meglio: se vuoi mostrare delle fotografie di architettura, evidenziando il valore intrinseco delle foto, ogni orpello deve essere eliminato. L'occhio dello spettatore deve essere lasciato libero di godersi la precisione delle linee, la forma, i volumi, i pieni, i vuoti, etc... Ne consegue che le foto devono essere quanto più vicino alla perfezione geometrica e cromatica che contraddistingue la foto di architettura e presentate con tempi adeguati e dissolvenze "neutre", senza "effetti speciali" che a questo punto sono superflui, se non di disturbo.
Nella fattispecie lo slide riempie già di per sè l'attenzione dello spettatore con gli effetti e la musica, che distolgono l'attenzione dalle foto. Il movimento rapido della transizione, inoltre, non permette all'occhio di soffermarsi sul soggetto. Con queste premesse deduco che quest'ultimo non è abbastanza "forte" per catturare l'attenzione dello spettatore (motivo per cui non arrivo in fondo allo slide)...
Il montaggio così com'è stato concepito mi fa ricordare il lavoro di Deja sul Banano Zunami, dove l'idea creativa prevale sulla qualità fotografica ma racconta una storia...
Spero di non avere annoiato...