DEja ha rotto gli indugi, ha portato un pò di immagini dal suo ultimo viaggio orientale: foto mediamente corrette, ma qualcuno ha notato che non hanno aggiunto nulla a quelle comparse sul forum, e in effetti pur descrittive e corrette, nel complesso piacevoli e in qualche caso curiose (per ciò che di diverso può essere il paesaggio o l'uso e costume di una popolazione) non sembra che abbiano la forza di un reportage sentito e sofferto, mi sono sembrate buone foto turistiche.
Raf finalmente si è proposto dopo mesi, con una nuova proiezione, e visto che non si sbilancia con cosette banali, ci ha portato un intenso lavoro di un luogo abbandonato da circa 30 anni. L'intento è chiaro, usare la fotocamera come macchina del tempo, però in questo caso possiamo immaginare dai particolari degli oggetti abbandonati, la vita vissuta in questo luogo, possiamo immaginarne la sofferenza di chi lo ha abitato, l'importanza delle foto appiccicate ai muri, le atmosfere irreali delle luci riprodotte con notevole capacità (maestria?) figlie di una abilità consumata, l'uso del fuoco selettivo, l'uso di un colore smunto, quasi sofferto, con una vignettatura che inconsciamente guida ancora di più lo sguardo sull'intensità del particolare.
Ne potrei ancora dire per così ma siccome in qualche maniera sarei accusabile di conflitto di interessi lascio a chi si sente ulteriori commenti (cmq conflitto o non conflitto gran belle foto!).
Vorrei però far notare che in questa proiezione abbiamo avuto 2-3 piccole innovazioni:
-il taglio quadrato che ha obbligato a rivisitare la composizione e accentuando a mio parere il senso claustrofobico evocato da questi interni
-l'uso dell'elaborazione del colore (opposta a quelle di SaraK con i suoi ritratti)
-la vignettatura, cercata e non nascosta
Quindi Mrx al Photoshow
sarà la 4° volta che il nostro Guru percorre i corridoi della mostra milanese fotografando fanciulle e chi le fotografa, ma questa volta per me ha raggiunto il quid conclusivo.
La prima parte della proiezione è stata dedicata al prodotto maggiormente ricercato in questo evento, le modelle.
Scusate se ho definito "prodotto" le modelle, ma il termine non è da me usato per offendere le ragazze che trovo professionali e capaci, ma perché io penso che siano usate come specchio per allodole.
La seconda parte della proiezione è stata dedicata alle allodole….
Vale a dire i Maschi, presenti a decine davanti ad ogni stand, che erano impegnati a fotografare le fanciulle: per me questi ritratti sono stati sconvolgenti, Mrx è riuscito con una serie di scatti quasi ossessionalmente ripetitivi a riprodurre nei vari volti la STESSA espressione: uno sguardo PENETRANTE, serio, sofferto, senza un accenno di sorriso o di piacere, sembrava di vedere bestie da preda in procinto di lanciarsi sulla vittima.
Forse sarò io quello che trova interpretazioni quando la realtà è + semplice, ma alla fine in queste espressioni ho trovato la vera faccia della libido, qualcosa che mi ha dato quasi fastidio per come a mio perere questi uomini erano + che nudi, perché la loro pulsione l'ho letta come un libro aperto.
Scusate ancora queste mie espressioni, ma non posso non dire quello che mi hanno suscitato.
Questo lavoro per me non ha un valore solo fotografico ( anzi la componente "artistica "non è neppure stata cercata, secondo me) ma addirittura
etologico.
Non so se ringraziare Mrx… (non scherzavo parlando di mio sconvolgimento) ma i complimenti da me se li becca tutti.