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Enrico disse:
sembra quasi che il bianconero, invece di una precisa scelta di linguaggio sia visto come un "artificio" da usare o meno, ma a casaccio, ed in ogni caso da scegliere "a valle" dell'immagine e non "a monte". mi piacerebbe parlarne approfondendo.
e io risposi:
[...] sì, è vero, è ovviamente un sottoprodotto dell'era digitale.
"Una volta" era ovviamente possibile con molta difficolta' un modo di vedere la fotografia così. La pellicola quella era e lo decidevi prima: l'unica scappatoia era avere due corpi caricati con BN e COL (generalmente dia) ... ma sempre si trattava di scelta a priori. Diventava ed era una sorta di "proiezione mentale". In pratica raramente si trasformava una dia in un BN ... ora è al contrario la scelta privilegiata.
E' un cambiamento di prospettiva notevole, percepito come rivoluzionario solo da chi, come noi, ha anni di esperienza contraria ... mentre è ovvio farlo per chi è "nato col digitale" .
Tutto sommato usare il BN in ripresa aiuta ad avvicinarsi al "vecchio metodo" , anche per questo non mi dispiace.
A voi ...
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Vita brevis, ars longa, occasio praeceps, experimentum periculosum, iudicium difficile
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 12/08/2008 14:28 |
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| | OFFLINE | Post: 667 | Sesso: Maschile | Veteran | Sergente Onorario | |
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il mio pensiero è che la fotografia come linguaggio espressivo ha vari supporti "grammaticali" per raccontare agli spettatori la nostra idea nata dal cervello e approdata su un foglio di carta (o, modernamente, su di un monitor): fra gli altri la lunghezza focale, la profondità di campo, la visione verticale o orizzontale, il taglio, le masse distribuite nell'inquadratura, il contrasto, l'illuminazione e soprattutto, l'uso del colore o dei toni di grigio; quindi, premesso questo, se si arriva alla decisione se fare bianconero o colore DOPO lo scatto, magari vedendo il file sul monitor, sono convinto che all'origine non era chiaro neppure a noi stessi il discorso che andavamo ad affrontare, quindi c'è povertà di linguaggio, c'è poca chiarezza d'idee e di intenti; su questo credo ci si debba interrogare per capire quanto spessore mettiamo nei nostri scatti e quanto valore ha la nostra cultura espressiva.
in tutto questo l'avvento del digitale non penso abbia peso: se non si hanno le idee chiare su ciò che vogliamo comunicare e su come farlo, oggi scegliamo su un monitor, ieri portavamo a casaccio all'occhio uno dei due corpi macchina che pendevano dal collo carichi di pellicola diversa, ma sempre si tratta di incoerenza di linguaggio, di intenti.
insomma, stringi stringi, si deve "vedere" in bianconero, indipendentemente dal supporto (sensore o pellicola) che si usa.
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| 12/08/2008 21:24 |
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| | OFFLINE | Post: 7.342 | Città: GENOVA | Età: 105 | Sesso: Maschile | STAR | | |
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Enrico-53, 12/08/2008 21.24:
il mio pensiero è che la fotografia come linguaggio espressivo ha vari supporti "grammaticali" per raccontare agli spettatori la nostra idea nata dal cervello e approdata su un foglio di carta (o, modernamente, su di un monitor): fra gli altri la lunghezza focale, la profondità di campo, la visione verticale o orizzontale, il taglio, le masse distribuite nell'inquadratura, il contrasto, l'illuminazione e soprattutto, l'uso del colore o dei toni di grigio; quindi, premesso questo, se si arriva alla decisione se fare bianconero o colore DOPO lo scatto, magari vedendo il file sul monitor, sono convinto che all'origine non era chiaro neppure a noi stessi il discorso che andavamo ad affrontare, quindi c'è povertà di linguaggio, c'è poca chiarezza d'idee e di intenti; su questo credo ci si debba interrogare per capire quanto spessore mettiamo nei nostri scatti e quanto valore ha la nostra cultura espressiva.
in tutto questo l'avvento del digitale non penso abbia peso: se non si hanno le idee chiare su ciò che vogliamo comunicare e su come farlo, oggi scegliamo su un monitor, ieri portavamo a casaccio all'occhio uno dei due corpi macchina che pendevano dal collo carichi di pellicola diversa, ma sempre si tratta di incoerenza di linguaggio, di intenti.
insomma, stringi stringi, si deve "vedere" in bianconero, indipendentemente dal supporto (sensore o pellicola) che si usa.
Sono d'accordo sulla tua analisi, a parte un punto: quello del ruolo del digitale. L'analogia dei due corpi da usare a casaccio non è precisa ... anche perchè si trattava comunque di una scelta fatta prima dello scatto.
Ora subentrano due diversi fattori che si fondono insieme : la predisposizione del sistema di ripresa verso il colore e l'abitudine da questo indotta.
In altri termini, GENERALMENTE PARLANDO, si tende a scattare sempre a colori: è il default universale . Per questo motivo non vedo così male "pensare diverso" e scegliere la modalità BN anche in ripresa ... Però di solito non si fa, men che meno lo fa chi arriva alla fotografia senza aver vissuto l'era della pellicola .... di conseguenza la scelta di usare il BN è a posteriori per forza.
Da qui l'influenza del digitale sulle scelte espressive di molti, in particolare dei "giovani": è indiretta, ma decisiva, a mio modo di vedere.
![[SM=x1258731]](https://img.freeforumzone.it/upload/424331_prof.gif)
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| 14/08/2008 12:39 |
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dico la mia da profana.... io pur avendo una reflex analogica da 25 anni e forse più in casa ho sempre visto foto a colori, perchè mio padre non ha mai fatto il bianco e nero.... io ho iniziato a fare diapositive quando mi sono iscritta la circolo... ho sempre visto il mondo a colori.... non sono mai stata capace di pensarlo in bianco e nero..... poi la scoperta.... ho impostato la mia compattina digitale ed ho iniziato a scattare in b/n..... mi si è aperto un mondo.... spesso fotografo solo in b/n adesso.... ovvio se sono in qualche luogo in cui non tornerò facilmente scatto anche a colori.... però mi riesce ancora difficile trasformare le diapositive scansite in b/n, o foto digitali a colori convertirle in b/n... se una foto la vedo a colori così rimane....
![[SM=x1258733]](https://img.freeforumzone.it/upload/424331_sgrat.gif) non so se ho detto qualcosa di sensato e mi sono spiegata.... ma è il 14 agosto e fa caldo.....
AKi
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| 14/08/2008 23:36 |
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stellina2056, 14/08/2008 23.36:
dico la mia da profana.... io pur avendo una reflex analogica da 25 anni e forse più in casa ho sempre visto foto a colori, perchè mio padre non ha mai fatto il bianco e nero.... io ho iniziato a fare diapositive quando mi sono iscritta la circolo... ho sempre visto il mondo a colori.... non sono mai stata capace di pensarlo in bianco e nero..... poi la scoperta.... ho impostato la mia compattina digitale ed ho iniziato a scattare in b/n..... mi si è aperto un mondo.... spesso fotografo solo in b/n adesso.... ovvio se sono in qualche luogo in cui non tornerò facilmente scatto anche a colori.... però mi riesce ancora difficile trasformare le diapositive scansite in b/n, o foto digitali a colori convertirle in b/n... se una foto la vedo a colori così rimane....
non so se ho detto qualcosa di sensato e mi sono spiegata.... ma è il 14 agosto e fa caldo.....
AKi
Chiarissimo, chiarissimo .... si accorda con quello che Enrico sosteneva, ed io condivido.
E' difficile scattare a colori e poi passare in BN senza introdurre qualcosa di artificioso nel processo mentale-espressivo.
Spesso quando avevo due fotocamere al collo con Dia e BN, dovevo "fare un giro" in Dia sul posto, e poi ripassare con il BN, ed anche così era difficile "cambiare modo di vedere" da un "giro" all'altro. Ancora più difficile farlo allo stesso momento ... per me quasi impossibile. E' proprio un processo "mentale" radicalmente diverso. Anche adesso, a ben vedere, il mio BN in digitale proviene il più delle volte dall'infrarosso: non è frequente che io trasformi in BN un soggetto ripreso a colori.
D'altra parte càpita anche di "vedere" in BN una foto a colori sul monitor ... insomma, il momento dell'analisi e della scelta dello strumento espressivo si sposta ad una fase successiva alla ripresa. Nulla di male: basta esserne consapevoli.
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| 15/08/2008 00:03 |
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| | OFFLINE | Post: 667 | Sesso: Maschile | Veteran | Sergente Onorario | |
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io penso che sia meglio sforzarsi di "previsualizzare" (quanto mi piace questo termine [SM=x1258735] ) in bianconero ma tecnicamente scattare a colori, perché altrimenti se la macchina è impostata sul BNERO ci troviamo con un file a cui mancano le informazioni essenziali per una post produzione "di fino". io decido prima dello scatto, come dicevo, ma mi porto a casa un RGB in Raw sul quale poi lavorare; un po come quando si usa il negativo, che il grande del lavoro è dopo lo sviluppo (anche quello ragionato) sotto l'ingranditore, con la scelta del contrasto, delle maschere, delle bruciature eccetera.
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gente, buon ferragosto!
![[SM=g8431]](https://im0.freeforumzone.it/up/0/31/3760226.gif)
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| 15/08/2008 09:52 |
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Enrico-53, 15/08/2008 9.52:
io penso che sia meglio sforzarsi di "previsualizzare" (quanto mi piace questo termine [SM=x1258735] ) in bianconero ma tecnicamente scattare a colori, perché altrimenti se la macchina è impostata sul BNERO ci troviamo con un file a cui mancano le informazioni essenziali per una post produzione "di fino". io decido prima dello scatto, come dicevo, ma mi porto a casa un RGB in Raw sul quale poi lavorare; un po come quando si usa il negativo, che il grande del lavoro è dopo lo sviluppo (anche quello ragionato) sotto l'ingranditore, con la scelta del contrasto, delle maschere, delle bruciature eccetera.
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gente, buon ferragosto!
Beh, si può fare in entrambi i modi ... effettivamente quando mi è capitato ho fatto come hai detto tu, quasi sempre. Ma la previsualizzazione in BN è molto comoda (ricordi quando si vendevano degli improbabili filtri che cercavano di simulare la visione in BN??) e non vedo perchè non sfruttarla ... poi se scatti in RAW ha tutte le scelte aperte.
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| 15/08/2008 11:34 |
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| | OFFLINE | Post: 667 | Sesso: Maschile | Veteran | Sergente Onorario | |
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questa modalità mi era sconosciuta; quindi si possono regolare le macchine in modo che si veda sul loro monitor la foto in bianconero ma lo scatto reale è a colori in raw?
funzione che tu sappia presente nella D300?
(non chiedo per la RD1 perché sono praticamente sicuro che in quella non ci sia).
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| 15/08/2008 16:53 |
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Enrico, ormai quando vedo in bianco e nero imposto la macchina RAW+JPEG col jpeg generato in bianco e nero. In questo modo ho una visualizzazione immediata del B&W, poi ho la libertà di tenere quel bianco e nero se mi aggrada (per uso forun alla fine parto da quello)oppure partire al RAW, e qualche volta mi è anche capitato di tornare al colore in fase di post produzione.
D300 & D700 hanno la possibilità di fare un jpeg B&W filtrato con i classici filtri del bianco e nero (Yellow, Orange, Red, Green, nessuno e in più dei file monocromatici con dominanti) e questo ti da una buona approssimazione dell'immagine che hai visto nella tua mente, puoi anche generare dopo lo scatto un jpeg B&W, questa volta equivalente al B&W senza filtro. [Modificato da (superciuk) 16/08/2008 00:52]
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| 16/08/2008 00:47 |
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| | OFFLINE | Post: 1.726 | Sesso: Maschile | STAR | | |
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Avete detto tutti cose da me condivise, e ribadisco a livello tecnico che anche la mia D80 può fare questo (jpeg bn + raw col) e la cosa mi aiuta leggermente rivedendo subito l'immagine scattata in bn, ma quando usavo pellicola (e il termine usavo è diventato attuale questa estate in cui sono partito con 2 corpi digitali e nessuno a pellicola) generalmente avevo il filtro rosso, che già mi dava una buona prefigurazione dell'immagine finale, mentre ora il colore mi prende, e pur essendo stato prevalentemente bianconerista, con difficoltà ho rielaborato in bn.
Quindi prima o dopo?
mah secondo me non è questo il punto, ma come trasformare il file a colori in bn, partendo dalla scelta dell'immagine che per l'autore deve diventare bn, alla postproduzione, e conseguenzialmente dell'opera di stampa, in quanto il bn stampato è sempre un termine di paragone, mentre il colore ha una sua degna rappresentazione con ogni mezzo di riproduzione. |
| 26/08/2008 08:57 |
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| | OFFLINE | Post: 5.864 | Città: GENOVA | Età: 46 | Sesso: Maschile | STAR | | |
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E qui esce la mia completa inesperienza... Non riesco a cogliere il pensiero anticipatorio sul BN o COLORE... Almeno..non ancora..
Solo alcune volte mi guardo attorno e mi immagino già un portfolio in BN... In genere scatto in Raw... vedo le mie immagini in PS e solo in quel momento seguo il mio istinto nella post produzione (vedi il diario di viaggio in India...)..ma di solito è una sensazione decisa, non mi trovo mai a decidere quale versine fare...
...sarà forse perchè mi sono saltato a piè pare l'era analogica?!?
E' grave tutto ciò?.... ![[SM=g7564]](https://im0.freeforumzone.it/up/0/64/3018036.gif)
Es... decisa in post
Es... Decisa realtime...
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| 26/08/2008 14:51 |
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| | OFFLINE | Post: 7.342 | Città: GENOVA | Età: 105 | Sesso: Maschile | STAR | | |
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... ritornando su questo argomento forte della recente esperienza fotografica assieme al Distaccamento Sardo del 36° ...
Al di là di tanta teoria, cosa è successo in pratica?
Alcuni soggetti e luoghi li ho "visti" in BN subito ... e allora è stato interessante utile e divertente fotografarli subito in BN, in modo da avere una previsualizzazione immediata. Esattamente come avere un secondo corpo in BN, niente di più, niente di meno. Molto semplice.
Ho usato uno dei "banchi di memoria" per memorizzare la scelta "monocromatico + filtro rosso" ed il passaggio BN/Col è immediato.
Oltretutto questa scelta è reversibile, nel caso si volesse passare comunque dal RAW per ottenere un BN "migliore" ... ma a me il "BN in camera" della D300 non spiace proprio ...
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Vita brevis, ars longa, occasio praeceps, experimentum periculosum, iudicium difficile
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| 02/09/2008 10:53 |
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