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Villa h- e obiettivo mollo...

Ultimo Aggiornamento: 28/05/2010 16:03
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Post: 1.083
Sesso: Maschile
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Socio 36F

Discussione molto stimolante, che da secoli impegna filosofi ed intellettuali.
Anch'io mi sono sempre interrogato sul concetto di arte senza mai venirne a capo.
Credo che siano corrette molte cose che sono state dette ma anche il loro contrario.
A parte il caso specifico delle foto di Deja, mi sembra corretto ritenere che alcune opere debbano essere spiegate e/o inserite in un percorso evolutivo e di ricerca che non è immediatamente percepibile da un fruitore non "preparato".
Prendiamo il famoso orinale di Duchamp o anche le scatole di pelati della pop art americana.
Certo non sono opere che suscitano una immediata emozione e fascino: per comprenderle è necessario conoscere il retroterra culturale, il periodo storico, il contesto complessivo in cui si collocano e il messaggio che intendono proporre. Sono opere che NECESSITANO di una spiegazione (che non necessariamente peraltro deve provenire dall'autore), e spesso, anche una volta ottenuta, non siamo comunque persuasi.
Altre opere sono invece immediatamente percepibili per la loro "bellezza" (passatemi il termine) sia dalla casalinga di Voghera che dal professore di storia dell'arte: un dipinto di Goya o un Van Gogh, si impongono per la loro forza e per l'impatto emozionale che suscitano; al di là del loro significato, spesso nascosto e anch'esso necessitante di una spiegazione.
La necessità di una spiegazione (o quanto meno della conoscenza di un po' di storia dell'arte) è a mio avviso il presupposto per comprendere l'arte moderna.
Quanto volte avrete sentito, di fronte a Picasso, la frase: "Belin, ma c'ha il naso storto e gli occhi fuori dalle orbite; mia figlia che ha 3 anni lo faceva meglio". Il fatto è che Picasso, prima di quell'opera, ha percorso una strada molto lunga e che le sua capacità pittoriche erano straordinarie!

Insomma, un dilemma inestricabile.

Ciò che mi sento invece di contestare è che l'arte appartenga (solo) alla percezione soggettiva ("Non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace"). Se così fosse tutto questo discorso (che si svolge da secoli) non avrebbe senso. E autorizza chi si appende delle croste in casa a sostenere che quella è arte solo perchè piace a lui!

Ciao a tutti
28/05/2010 11:37
 
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